I film del weekend sono stati:
Leaves of grass di T. B. Nelson (2009)
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basata sulla capacità del protagonista Ed Norton di cambiarsi velocissimamente di abiti e parrucca per interpretare due fratelli gemelli, questa finta-commedia con sparatorie a sorpresa e Richard Dreyfuss in omaggio resta sempre in bilico tra la noia e la completa indifferenza, ma per qualche motivo incomprensibile alla fine decidiamo che "non era male".
Il mio giudizio a posteriori: era male.
Il mio giudizio a posteriori: era male.
Va notato che qui ritroviamo ancora una volta il connubio ebreo-cannabis.
How to train your dragon di D. DeBlois, C. Sanders (2010)
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variante sul tema archetipico del gigante e del bambino, dove il dragone è per metà gatto, metà serpente e metà Stitch (quello di Lilo & Stich) con qualche momento di Svago maiuscolo: quello che può darti una galoppata nei cieli a bordo della tua furia buia personale. Non capisco però perché nella versione doppiata (benone, come sempre) il simpatico Hiccup (singhiozzo) è diventato "Sdentato". Simpatico, ma nient'altro.
Infine, oggi, il terrifico documentario di Discovery Channel della serie I shouldn't be alive:
Blood in the water (2006)
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con le più convincenti interpretazioni e il migliore reenactment mai concepito, ci trascina per 40 e + minuti da incubo sul fiume Zambesi, dove la barca di alcuni pescatori dilettanti viene rovesciata lasciando tutti in balia di ippopotami e coccodrilli...
Sorpresa! Qualcosa di buono che arriva dalla tv.
Sorpresa! Qualcosa di buono che arriva dalla tv.
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