Vedere un film come
Metropolis (Remastered) di F. Lang (1927)
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quando le mie più recenti visioni mute sono state quelle dei film di Maddin (V., V., V., V.) è un'esperienza singolare: appare subito ovvia l'assenza dell'artificio storico, e nella sua antica, poderosa genuinità teutonica non ci troviamo nessuna delle "pecche" artificiali e dei pleonasmi obsoleti (come le vignettature e i fuori fuoco) del pazzo canadese, così come è lampante il genio dell'Autore Tedesco (?) che non solo mette in scena uno dei primi film di fantascienza della storia del cinema, ma anche uno tra i migliori in assoluto, dove c'è praticamente già tutto il futuro di questo genere -oggi popolare, allora d'autore -ma che, paradossalmente, a più di 80 anni dalla sua uscita è ancora uno dei più originali.
Almeno due i titoli richiamati nella mente del fantascienziato moderno: Blade Runner
Almeno due i titoli richiamati nella mente del fantascienziato moderno: Blade Runner
Il mad scientist Rotwang ha una mano artificiale, come il Dr. Strangelove e il commissario di Young Frankenstein
Il nome della robota è "HEL" (come la dea degli inferi Nordica) ed essa appare sotto un pentagramma rovesciato...
Questa folla d'occhi puntati sulle nudità della finta Maria
(
prototipo del replicante) assomiglia stranamente a quella dei titoli di The 1000 eyes of Dr. Mabuse dello stesso Lang (1960!
Citazione biblica danzata della misteriosa Babilonia, inevitabile dopo la citazione della
"Torre di Babele" (cioè a dirsi, di Babilonia) che dà luogo ad un subfilm su detta leggenda
la mimica facciale di Brigitte Helm passa dalla comune insania alla psicopatia pura da una scena all'altra
Secondo qualcuno (mi ricordassi dove l'ho letto) questi cancelli dovrebbero assomigliare alla gabbia-studio di Savage Messiah
(
Invenzione terrifica, che si è inesorabilmente avverata nel tempo: il citofono
N.B.: il titolo del post è quello della distribuzione Giapponese
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