Women in Love di K. Russell (1969)
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Film famoso per la lotta nuda dinanzi al camino, tra Oliver Reed e Alan Bates:
(invero eccelsamente fotografata da Mr. Billy Williams -quello di Ghandi) ma non altrettanto per quella in cui Glenda Jackson mette in fuga danzando una mandria di Higlands estremamente imbarazzate dal suo comportamento:
e con qualche scorcio della Good Ole England dei bei tempi andati, in stile Monty Python:
o meglio, nobile ispirazione per quest'ultimi -- e questo delizioso "effetto ottico" in cui la minuscola Jennie Linden sembra colpire il gigantesco Alan Bates:
c'è sempre qualcosa di tanto sontuosamente artistico, nei film di Russell, da rendere sopportabile e financo pregevole tutta la grottesca pomposità della messinscena; raro esempio di film non-musicale dell'Autore Britannico, è l'adattamento per lo schermo del romanzo di D.H. Lawrence (Lady Chatterley) scritto per lo schermo da un certo Kramer...
Come sempre, film da vedere, malgrado le due faccine. E malgrado tutto quello che si avrebbe giustamente da dire di contro, è raro che si possa riconoscere questa fondamentale qualità filmica in tanti titoli di uno stesso regista.
Probabilmente Ken Russell è il maggiore regista Inglese dai tempi di Hitchcock.
Probabilmente Ken Russell è il maggiore regista Inglese dai tempi di Hitchcock.
Il quale -è noto- è ancor oggi a parer mio il più grande regista nella storia del cinema. Non pensate che non sgomenti il Vs. blogger, il leggere le proprie parole qui e ora. Certamente non leggerò mai qui che Russell è il mio secondo regista preferito dopo Hitchcock; ma so riconoscere il talento quando lo vedo espresso in forma di film; e soprattutto quando lo vedo in sei o sette o otto film diversi di seguito. Verrebbe da chiedersi perchè il possibile secondo regista Inglese della Storia avesse tanto in simpatia ebrei e gay (potenziali o attivi), ma sarebbe come chiedersi perché al Primo piacessero tanto crimini e omicidi. Non vale la pena di una qualsiasi risposta.
Pubblico su YouTube questo breve spezzone:
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