07/06/11

Faily Tares

Henjel gwa Geuretel di P. Yim (2007)
Possiamo citare almeno tre titoli che hanno ispirato in vario grado gli autori di questo "Hansel & Gretel" in versione Engrish Coreana, oltre quello della fiaba-pretesto del titolo in questione:

Groundhog Day

è la citazione più vaga, l'idea della ciclicità  (qui è il giorno di Natale a ripetersi) non è quella centrale mentre lo è quella della prigionia senza sbarre, ma lo ammetto, questo potrebbe valere per la maggior parte dei film con protagonisti umani ambientati sul pianeta "Terra";

Twilight Zone: The Movie

l'episodio di Joe Dante nel film del 1983 è il rimando più ovvio, l'avverarsi dei desideri dei bimbi stregati e i loro pasti a base di dolci, assieme alla schiavitù degli adulti terrorizzati, sono affinità piuttosto lampanti;

malgrado il tocco "anime"

The village of the damned

invece questa "ispirazione" non è altrettanto palese, se accettiamo l'idea che tutti i bambini dotati di poteri ESP dagli esiti fatali non abbiano l'aria allegra; in compenso la sequenza della pentola qui sopra sembra piuttosto un omaggio al (brutto) remake di Carpenter del film di Rilla; anche gli ignobili cartoons (apparentemente creati al computer) che i tre orfanelli guardano in continuazione


dove il coniglio fa a pezzi l'orsacchiotto sono una versione macabra dei + splatter Hitchy&Scratchy della serie The Simpsons... mixato a Rabbit di Run Wrake.
E i conigli sono variamente raffigurati in diversi contesti



questa fiaba quasi-horror non manca comunque di originalità, e più che un pastiche si potrebbe dire un remix in cui le citazioni sono saggiamente dosate e stemperate nell'atmosfera dominante di stasi fiabesca, con qualche trovata degna di nota come la porta nel bosco:


ma nessuna abbastanza rilevante da smuovere la situazione, che conduce all'inevitabile catastrofe finale e al prevedibile antefatto sado-pedo-favolesco con un ritmo piuttosto rilassato, che ci permette di apprezzare tutta la cura dell'art direction e la raffinatezza delle inquadrature, ma riduce presto a zero il fattore brivido, in favore dei risvolti "fantasy"; compreso Santa Crause



che dona ai tre piccoli il potere assoluto

Dunque il remix è "originale", a partire dalla nazionalità del film, ma questo aggettivo si può usare a proposito solo quando non si tratti di un remix, e non ci sia nemmeno un titolo citabile in un post critico. Negli USA è uscita da poco la versione horror di Red Riding Hood; non sono certo gli unici film basati su una fiaba per bambini, ma qualunque sia il risultato per me è ovvio, la componente "horror" delle fiabe è intrigante fintanto che si trova all'interno delle fiabe stesse, ogni ulteriore sviluppo che sconfini nel territorio degli adulti distrugge irrimediabilmente quella originale impressione di malignità che -per chissà quale motivo- riguarda la sfera infantile.

Giudizio: remix.

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