Rango di G. Verbinsky (2011)
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Dal regista del fortunato franchise sui Pirati dei Caraibi, la prima animazione prodotta dalla ILM è un western accidentale che cita a raffica ogni titolo immaginabile del passato, con l'eroe-per-caso Johnny Depp (il camaleonte) che fa Don Knotts in The Andy Griffith Show,
e prende il suo nome dalla marca sul fondo di una bottiglia (come faceva Kevin Spacey in The Usual Suspects); c'è Ned Beatty (la tartaruga) che fa John Huston in Chinatown
(questo l'avevamo riconosciuto tutti)
in una storia sul potere e sull'Acqua che prende molto spunto dal film di Polansky... tra gli altri.
C'è (il bravo) Bill Nighy che doppia il serpente modellato su Lee Van Cleef
il cameo di Spirit of the West che è una caricatura di Clint Eastwood (o viceversa)
e il falco con il naso d'argento come Lee Marvin in Cat Ballou
C'è persino una gag fotocopiata da Kung Fu Hustler
una capatina sull'auto di H.S.Thompson e il Dr. Gonzo di Fear & Loathing in Las Vegas
e l'attacco aereo al suono della Cavalcata delle Valchirie come in Apocalypse Now:
riscattato dai pipistrelli colpiti in volo che si incendiano
precipitano in fiamme
ed esplodono
durante la battaglia nel canyon... proprio come i caccia di Star Wars... Etc., etc.
Non so se sia un bene o un male il fatto che i produttori di mosaici moderni siano arrivati a mettere insieme un intero film di ispirazioni, citazioni e mere parodie talmente ovvie che passano tutte per omaggi; ed essendo tutto trasposto sul set virtuale, non si può accusare di niente nessuno: è tutto un grande omaggio a chi faceva il cinema "davvero", nel millennio scorso... Adesso che i film si fanno al computer, basta che il puzzle sia divertente, con personaggi più veri del reale e perfettamente animati, doppiati da umani famosi, e che abbia un ritmo narrativo sostenuto e costante dall'inizio alla fine; come questo.
Più che un film potrebbe sembrare un quiz sul cinema; ma non possiamo dire H sulla qualità del prodotto, e come sempre dobbiamo invece accontentarci di non aver dato un centesimo a mr. Lucas.
Giudizio: mosaico virtuale. Ma ben riuscito.
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