06/06/11

On the road again

Se ricordate "La più grande produzione canadese di tutti i tempi" e This is Spinal Tap, potrete perlomeno immaginare quale sarà il mio giudizio critico di questo

Hard Core Logo di B. McDonald (1996)

che è in effetti un mockumentario Canadese à la Spinal Tap in versione punk, senza le trovate tragicomiche di Rainer, e dove la bravura dei quattro attori nei panni degli "artisti" è compensata dalla genuina punkezza (e cogliamo l'occasione per ricordare la quantità di significati  infimi del termine) delle loro esibizioni "musicali".
Quattro "giovani" (più giovani degli Spinal, almeno) che hanno già imboccato il viale del tramonto


e di cui si narra l'ultima odissea Canadese


in occasione del loro tour "pacifista"


con raccolta fondi per un cantante che si dice abbia avute le gambe amputate per colpa di un assalto a fuoco, ma si scopre poi auto-esiliato a causa di simili "trovate"... Etc., etc.
Incredibile il numero di sigarette consumate lungo la strada


e sul set; assieme all'alcool -che pure scorre copioso- sono la rappresentazione perfetta dello "spirito autodistruttivo", o almeno masochistico, della filosofia punk. Fumare sigarette significa soltanto far del male a sé stessi... Se non c'è nessuno attorno.

Riguardo la prova di Hugh Dillon, sono d'accordo, è bravo nel ruolo del punk singer strafatto che sbraita testi insulsi ma indecenti e sputa addosso al suo pubblico


ma il perché ce lo dice Wiki: per il cantante degli Headstone era una abitudine già negli anni '80.
HCL è stato considerato da qualcuno tra i migliori film Canadesi, in passato; come vediamo qui non è tra i "nominati ufficiali" attuali su Wikipedia; non ci chiediamo perché, abbiamo di meglio da fare con una lista simile.

Giudizio: punk. Ma anni '90. E Canadese.

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