27/07/10

La morte arranca sul fiume

Questo film si apre, come Dune, con una figura che si staglia sul cielo stellato; non è la figlia dell' Imperatore dell' Universo, ma una nonnina collo scialle sulle spalle:


In questo film Peter Graves interpreta Ben Harper (!)

il quale, dopo avere uccisi e rapinati due tizi finisce al fresco e sulla sedia elettrica... ma non prima di aver nascosto il malloppo, di cui solo i due figlioletti conoscono il nascondiglio...
Come tutti i miei lettori cinefili avranno già capito, questo film è

The night of the hunter di C. Laughton (1955)

primo lavoro dietro la MdP del famoso attore, talmente deluso dall'accoglienza del film che fu anche l'ultimo da lui diretto. La cosa migliore è la fotografia di Stanley Cortez (quello di The magnificient Ambersons)

mentre nessuno del cast sembra al posto giusto, compreso il predicatore e tagliagole Robert Mitchum, nel ruolo di quello che poi sarà il predicatore fantasma in Poltergeist II interpretato dal mostruoso Julian Beck:

ovvero, il predicatore che canticchia; e in questa immagina ci ricorda pure l'Esorcista...
Le atmosfere suggestive sono il punto forte di questo titolo, com'è patente da queste immagini, ma l'unica brava sul set mi è parsa la sempre patetica Shelley Winters, che seppure non ancora grassa e vecchia:

ma tantomeno bella, è sempre grandiosa nella parte della povera pazza derelitta.
Ci sarà un motivo?
Come abbiamo visto, le atmosfere suggestive sono il vero punto di forza di questo titolo, talvolta tendenti al favoloso:

e anche per via della presenza di due fratellini soli nella notte si può definire un prototipo del più famoso thriller atmosferico della storia, To kill a mockingbird (1962).
Purtroppo, in quanto tale, il film di Laughton difetta soprattutto dell'elemento thrilling, con la belloneria piuttosto pesce-lessata con patate di Mitchum che non si addice al personaggio di barbablu (a mio parere il suo Harry Powell è tutt'altro che una diabolica merda) aggravata dalla presenza di due attori-bambini incapaci, sul set di un regista che odiava i bambini...

Mi incuriosisce il fatto che tra i tanti quadretti davvero deliziosi di questa fiaba criminale alcuni abbiano per protagonisti gli astri

e la neve


i quali, come abbiamo visto poco fa, sono tra i protagonisti più notevoli di The miracle of the bells (1948)... Anche quello mediocre, ma con una grande fotografia. Morale: non bastano tutte le stelle e tutti i fiocchi di neve in cielo per salvare un brutto film.

The night of the hunter è famoso soprattutto per i tatuaggi sulle dita di Mitchum:

HATE sulla sinistra, LOVE sulla destra.

Le parole in omaggio:

tattle - verb [V] ~ (on sb) (to sb) (informal disapproving, especially AmE) to tell sb, especially sb in authority, about sth bad that sb else has done
SYN TELL ON SB

caulk - verb [VN] to fill the holes or cracks in sth, especially a ship, with a substance that keeps out water

smidgen (also smidgeon, smidgin) noun [sing.] ~ (of sth) (informal) a small piece or amount of sth: ‘Sugar?’ ‘Just a smidgen.’

(Oxford Advanced Genie)

some hickbilliese

A coon's age
Etymology
Noun a coon's age (singular only)
(idiomatic, US, colloquial) A very long time.
(The word coon may be considered racially pejorative in some communities, including that of African-Americans in the United States.
Synonyms
(colloquial: a long time): dog's age


flapdoodle (countable and uncountable; plural flapdoodles)(uncountable) nonsense
(countable) Speakers and writers of nonsense.

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