17/05/10

Altro ultimo negro al mondo

Non avevo idea di cosa fosse un Book of Eli fino all'altro giorno, quindi il download quasi- simultaneo di questo è più o meno casuale, benché sia un altro film con l'ultimo negro al mondo. Tra tutte le apocalissi filmiche viste finora sono particolarmente affezionato alle riduzioni di Matheson, e al personaggio del dr. Neville del suo classico del '54

I am Legend di F. Lawrence (2007)
☻☻

Ho visto Omega Man (1974) alla fine degli anni '70, e solo un paio di decenni dopo ho visto il precedente The last man on Earth (1964) che era forse più fedele al romanzo ma era un B-movie Italiano; nel primo caso, lo scenario era L.A. e l'interprete un pettoruto quanto inespressivo Charlton Heston (dr. Robert Neville), nel secondo, girato all' EUR di Roma, Vincent Price (dr. Robert Morgan) metteva in secondo piano le ristrettezze della produzione. In entrambi mancava qualcosa, e comunque nessuno dei due aveva mantenuto il titolo del romanzo.
Spetta a questo anonimo film hollywoodiano l'onore, e benché sia basato sulla sceneggiatura dei coniugi Corrington per Omega Man; questa volta lo scenario newyorkese è pressoché perfetto:





sarà perché ho tanto detestato questo luogo, che il vederlo in rovina mi procura sempre un certo sollievo. Alla fine dei titoli di coda leggiamo che nessun animale è stato maltrattato durante le riprese; il perché è ovvio:

sono quasi tutti finti, predatori e prede. Perché i leoni della Imageworks del 2007 sono molto peggio di quelli Disney del 2006?
Al contrario Kona, che interpreta Samantha

è talmente vera, e brava che rischia più volte di rubare la scena all'animalesco Will Smith; che per inciso mi sembra un ragazzo simpatico, anche se non è quello che direi un bravo attore.
Dunque nessun animale maltrattato, ma non possiamo dire lo stesso dei vegetali, che per truccare da città abbandonata N.Y.C. sono stati rapiti dalla natia Florida e piantati letteralmente in mezzo alla strada:

IMDB non ci dice se siano stati riportati a casa dopo le riprese.

Amo ancora la leggendaria vicenda del Dr. Neville, uno dei miei grandi eroi da sempre. Amo i suoi controversi rapporti con i manichini

e con l'ultima donna al mondo (che stavolta è latina)

I am Legend è stato l'ispirazione per Romero e il suo Night of the living dead, che a sua volta ha ispirato generazioni di autori e sceneggiatori a seguire; il perché di questo successo per me è lampante, si tratta di una allegoria di questo stato delle cose in fondo al cielo. Dove l'uomo è solo, e teoricamente morto in un mondo di morti vampiri e cannibali, ma questa roba è quella che tutti chiamano "vita".
Tutto qui, più o meno. Non so se il simbolo psyke-delico della farfalla ricorrente in questo film si riferisca a questo, ma è sempre e comunque suggestivo

Un'altra curiosità segnalata da IMDB è che tutti i quadri nella casa sono stati prestati dal N.Y.C. Museum of Modern Art

e infatti ecco un Van Gogh in salotto. Quella che segnalo io è questa: perché Will Smith tiene la bottiglia della passata con il coperchio rivolto verso la MdP in questa scena?

Perché è Barilla, no?
Dunque, nemmeno quest'ultima è una versione definitiva e impeccabile di I am Legend; non solo perché è basato su Omega Man, o perché il protagonista è il Principe di Bel Air -che può sembrare qualsiasi cosa all'utente tranne un Colonnello Biologo- o perché i "vampiri" sono ormai del tutto, elettronicamente zombati

e i loro dialoghi si limitano ad AGHR e ARGH, cosa che peraltro riduce al minimo il loro spessore e l'originale fascinazione implicita nel personaggio-vampiro.
Non rimpiango la mancata versione di Ridley Scott con Schwarzenegger (strano connubio) ma mi scarico subito questa versione Aussie a titolo I am Omega.
Chissà, potrebbe essere la volta buona...

Giudizio: transeunte.

P.S.: I am legend ci insegna l'espressione "We'll hoof it": che sta per "Ce la faremo a piedi".

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