01/05/10

Il futuro dell'antichità

Beowulf di R. Zemeckis (2007)

Nel 2004 Zemeckis ha diretto il primo film completamente digitale realizzato con la tecnica del motion capture, The Polar Express; nel 2007 uscì con questo kolossal basato sulla saga nordica dell'uccisore di mostri, e con una certa debolezza per gli aspetti horror della vicenda.
Sicché, dopo aver visto questo strano videogame epico-autonomo, che si gioca da solo per due ore, mi chiedo quale fosse il motivo di tutta quella grande eccitazione multimediale attorno ad Avatar, che differisce da questi in ogni particolare tranne che per la qualità precipua della sua semi-virtualità, quella che avrebbe segnato un grande passo per l'utenza cinematografica, ma che di fatto era già stato segnato e risegnato... Isomma, Cameron ha preso le idee di Balla coi Lupi e Aida degli Alberi e le ha rimesse in scena usando le tecniche già ampiamente sperimentate da Zemeckis... Dato che la storia è la parte meno riuscita del suo film, perché ha veramente poco da dire, quale dovrebbe essere il suo valore storico? Forse quello del più gran mucchio di soldi mai sprecati?

In Beowulf vediamo Anthony Hopkins

e John Malkovich

ridotti a marionette digitali, e la strana impressione data dalla poca espressività dei volti, e soprattutto degli occhi, di contrasto con il realismo del rendering, è che siano degli zombies.
Crispin Glover, as Grendel, è paradossalmente riconoscibile proprio per gli occhi, ma anche per la sua inconfondibile mimica, e l'intensità del suo personaggio è davvero mostruosa:

Robin Wright Penn è molto meglio dal vero:

mentre è difficile trovare qualche differenza con la "vera" Angelina Jolie; forse hanno soltanto corrette le sproporzioni delle labbra con il computer, utilizzando delle comuni riprese video.

Come per Avatar, è meglio il making-of, del film stesso:



Giudizio: molto più "rivoluzionario" di quanto avrei immaginato!

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