C'è questa nota, a proposito di questo film, che mi fa pensare a quanto sia ridicola questa vita, quanto enormemente fasulla, irreale nel senso più essenziale del termine; così paradossalmente simile alla messinscena di un'opera teatrale o cinematografica, che a volte un minimo spiraglio, una occhiata casuale oltre il sipario, sembra rivelare nuovi universi.
O forse, più semplicemente, li rivela.
Ovviamente, questa ennesima confabulazione da blogger riguarda il mio così detto passato, quindi tutto fa brodo... Mi dispiace solo che nessuno, a parte forse qualche parente stretto o amico intimo, potrebbe mai ricavarne un vantaggio intellettuale, un indizio filosofico, o anche solo una risata. Quindi,
The breakfast club di J. Hughes (1985)
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è un film che fino ad oggi conoscevo per il theme song dei Simple Minds, e per i pochi fotogrammi intravisti nel video della medesima, trasmesso almeno 2 miliardi di volte da allora. E' un "cult movie" troppo popolare per essere un "cult movie", e un "manifesto cinematografico" della "X generation". Se questo può significare qualcosa, per chi dovrebbe appartenervi.
E' un film che, malgrado racconti molto bene lo spirito vacante degli anni '80, non risente dell'eccessivismo fluorescente e radioattivo dell'epoca, nello stile narrativo o nel narrato.
E' un film per ogni stagione, specie adesso che ce ne sono rimaste poche.
E' un film per ogni stagione, specie adesso che ce ne sono rimaste poche.
E' anche grazie all'ottimo cast che il film di Hughes si è guadagnato un posto nei cuori di milioni di utenti filmici nel mondo; grandi promesse del cinema che qui ci regalano una serie di ritratti incisivi, simpatici e brillanti della giovinezza tanto bella, ma tanto fuggibile, di quell'abisso cosmico chiamato anni '80. Indimenticabile ad es. la sequenza in cui i personaggi si rivelano dalle loro rispettive colazioni:
Breakfast club è un film intelligente, delicato ma divertente, con qualche battuta azzeccata e senza quello sproposito di 4-letter-words che oggi è lo standard; un film musicale
Un giorno o l'altro troveranno il corpo di Judd Nelson privo di vita, che galleggia nella sua piscina in qualche ranch di Beverly Hills. Se volete sapere il perché, dopo aver letto il trivia di IMDB, guardate questo film. Se volete sapere chi è stato, non chiedetelo a me.
Io sono solo un povero blogger di periferia.
Io sono solo un povero blogger di periferia.
Ai tempi della sua uscita nei cinema ero follemente innamorato di un'attrice di questo film. Questo mi ricorda che c'è qualcosa di veramente buono anche in una donna; e sta tra i 14 e i 17 anni. Questo è uno dei più grandi film mai proiettati al pubblico, nella storia del cinema; secondo soltanto a Spacehunter: adventures in the forbidden zone (1983, appunto):
il più grande film mai girato in questa dimensione. Che non è proibita.
Giudizio: ginger.
Giudizio: ginger.
P.S.: un paio di improperi gratis dal film:
slob >>noun (informal, disapproving) a person who is lazy and dirty or untidy:
dweeb>>noun (AmE, slang, disapproving) a person, especially a boy or a man, who does not have good social skills and is not fashionable
(Oxford Advanced Genie)
Yea, I'm a dweeb.
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P.P.S.: questo film potrebbe rappresentare l'inizio di una nuova era:
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