06/05/10

Il tempo del "ferro"

A proposito di abitudini; qui sopra, il vecchio Clint emula The Dude accendendosi una cancerosa nella vasca da bagno, al posto del joint; una bella luce al neon in luogo dei lumini, un cane ansante invece del canto delle balene... Il quadro è completo, descrive perfettamente le differenze tra i due modelli; non dimentichiamo che al "Drugo" andava simpatico il "Cowboy", forse solo perché non aveva niente in comune con lui... La gente onesta, perbene, che ha casa e famiglia e una macchina in garage (una Ford?) non ti offre un joint; semmai ti offre una sigaretta, e una birra, se capita. E nessuno di loro si pone minimamente il problema delle abitudini personali; che il tuo ospite potrebbe essere uso ad un'altra droga, magari meno potente, magari meno perniciosa, in ogni caso diversa dall'alcool -- la madre di tutte le droghe... Qui si parla di abitudini comuni, generali, diffuse tra le genti; che sappiamo benissimo essere le peggiori, le meno convenienti, e le meno naturali.

Clint Eastwood invece è abituato al cinema, oltre che a birra e sigarette; questo è ancora evidente in

Gran Torino di C. Eastwood (2008)

e quella medaglia al valore che lascia in eredità al muso giallo prima di andare a farsi ammazzare (warning, etc.) mi sembra piuttosto ovviamente dedicata al coraggio di chi non ha la medesima occasione.

Ci chiediamo cosa sarebbe un film simile senza gang multietniche, torti e offese da vendicare alla vecchia maniera

"alla Clint Eastwood"; se questo vecchio orso razzista sarebbe in grado di riempire tutto un film senza tirar fuori il solito vecchio armamentario... Certo, come "duro" Clint funziona ancora alla grande, come sempre, con la fedele berta in pugno; tirare un grilletto è un'azione che può compiere anche un vecchietto, per amore della rima. Il fatto che in un film del 2008 compaiano elementi innovativi come le rughe e la canizie, i Cinesi, le gang di liceali e una qualsiasi malattia mortale non è molto, se poi tutto va a finire a revolverate come negli anni '70, '80, '90 e '00... E come sempre, del resto. Che questa volta il vecchio eroe ammalato finisca anche immolato per avere giustizia (warning...) è una variante sul tema del giustiziere solitario che non modifica l'essenza da western metropolitano.

Gran Torino è un ottimo lavoro di casting, con il parroco più burroso della storia

e un golden retriever che è tutt'alto che un cane

nella parte del cane.

Giudizio: geriatrico.

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