31/01/11

I guerrieri della motte

The Warriors di W. Hill (1979)
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è davvero un pessimo film, e che io ricordi il peggiore Hill, che prima di questo aveva diretto The driver e poi The long riders, opere tutt'altro che spregevoli. The Warriors è un film antichissimo e cigolante, skippato qua e là a ritmo crescente; ormai dalla frequenza di questa azione (fino a ieri praticamente sconosciuta) posso riconoscere un valore essenziale del film, che se vale almeno la pena di  essere visto tutto si può considerare riuscito, al di là di ogni possibile valore aggiuntivo. Non ho mai visto The driver e The long riders sul computer, ma non credo che li avrei sottoposti alla crudele, inumana tecnica dello skipping, sotto cui è caduto ripetutamente questo titolo; puerile, talvolta risibile (in alcuni combattimenti semi-trash) e privo del più vago indizio di un contenuto. 

L'unica nota positiva consiste nel rivedere facce conosciute anni dopo, riconoscere gente sconosciuta -ma vista mille volte sugli schermi- vedendola qui da giovane, come la mascolina Mercedes Ruehl, che ricordo in The fisher king, e che non credevo fosse stata mai giovane, ma qui in effetti sembra meno vecchia:



l'inconfondibile fisionomia di David Patrick Kelly, qui al suo esordio, citato qui tra quelli della gang del regista, e che tutti ricordiamo come fratello di Benjamin Horne (Jerry) in Twin Peaks:


e infine il casco di capelli di Thomas G. Waites, che noi bloggers cinefili ricordiamo tutti come Windows in The Thing

E Basta. The Warriors è tratto da un libro (!?!?) di un Sol Yurick e scritto dal regista con un David Shaber.
Il titolo originale era I duri della sinagoga di Madison. (=) Nel 2005 è uscito il videogame The Warriors.

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