13/01/11

In & Out

Viaggio sdraiato sul sedile posteriore di un'auto; soltanto giunto a destinazione mi rendo conto di essere stato per tutto il tempo sopra un botolo nero, che però non sembra essere affatto dispiaciuto. Ad un angolo di strada, distolgo per un istante lo sguardo da un uccellino che stavo ammirando per sentire un tizio dire "che bella micia" guardando in quella direzione; quando mi volto di nuovo invece dell'uccellino c'è una gatta intenta a divorarlo (anche se non vedo cosa sta facendo, è nello stesso punto in cui c'era l'uccellino). Nel finale, una tavolata di pochi amici si trasforma in un banchetto quando invitiamo un gruppo di anziane signore per condividere l'abbondanza di cibo rimasto.

Poi si fa giorno; la mia dose di Inglese, un po' di browsing su Youtube; e ascoltando della macchinosa degradazione dei più alti e nobili principi, mi convinco sempre più della squallida, risibile verità a cui è facile dare un nome nel mondo-di-parole: malinteso. Chiunque abbia perseguita l'impossibile verità  in fondo ai cieli, può osservarla in estasi soltanto in un religioso silenzio. Ogni parola è una menzogna.

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