11/01/11

Innocenti e non

I titoli di oggi:


Young and innocent di A. Hitchcock (1937)
con Nova Pelbeam, figlia del capo della polizia, e Derrick De Marney uomo-titolo ingiustamente accusato di  -e poi ricercato per- un omicidio che non ha commesso


Poca suspense, un pizzico di humour e qualche colpo di scena


fino al famoso finale con il batterista nevropatico in black face:


La cosa più hitchcockiana è che tutte le vicende rappresentate nel film ruotano attorno alla ricerca di una cintura; un' arma del delitto insolita, come la cravatta di Frenzy. Stranamente, Young and innocent appare più "acerbo" e meno hitchcockiano di The 39 Steps (V.) del '35 ma come sempre, un Hitchcock qualsiasi ha qualcosa che gli altri film non hanno. E un Hitchcock in prima visione è sempre un Evento maiuscolo.


è una sorta di thriller paranormale visto in versione Italiana, dove il nasuto Jeroen Krabbé, possibile quarta vittima della "vedova nera" Renée Soutendijk


presagisce i fattacci a venire in una serie sogni o visioni talvolta realmente macabri


e talvolta davvero posticci


Ma il perché di questa finteria è ovvio solo nel finale, quando la vittima pre-vista si rivela essere un fantoccio:


E' paradossale che il responsabile di questo -Chris Tucker- abbia creato Elephant Man... Tre anni prima! Ma più che per gli effettacci alla ZombiDie Verde Man avrà senz'altro fatto scalpore all' epoca per l'outing del protagonista, che si esibisce in una limonata fin troppo generosa all'interno di una cripta


e in questo "simbolico" Jeez' strip


Citando il protagonista, scrittore ricchione e ubriacone squattrinato, ma devoto Gentile: "Cattolico significa avere grande capacità di immaginazione"... Questo, presumo, è il tipo di immaginazione che può sviluppare un cattolico. E non è proprio il mio tipo di immaginazione. 
Giudizio: So '80s!

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