Questo film inizia con un brutto spettacolo:
The 25th hour di S. Lee (2002)
☻
ma è tutto finto; poco dopo lo scodinzolante Mr. Doyle è al guinzaglio del protagonista
(warning: spoiler) Ed Norton, che la DEA trova in possesso di
troppa imbottitura del divano, e per questo è destinato al gabbio, ma non prima di una rimpatriata rivelatrice con i suoi ex-compari di ghetto (P.S. Hoffman e B. Pepper) e la sua pupa (R. Dawson):
Anche in questo film tutti bevono alcolici
e fumano sigarette
a ogni piè sospinto, e con tanto di sponsor. Anche qui la droga è un'altra, è qualcosa che rende le ragazzine delle mignottelle sfrontate e sudatissime
come Anna "Rogue" Paquin
e il consumatore adulto un patetico omaccione lacero e piagnucoloso
Non c'è alcuna via di scampo; a meno che tu non viva fuori dai film.
E dire che l'inizio prometteva bene:
Nella parte di "Kostia", un pezzo grosso del cinema:
Tony Siragusa; indimenticabile il suo stile nel rovesciarsi un bicchiere di champagne nella gola, con un breve gesto della mano.
Giudizio: sopportabile. Ma un giudizio ancor più profondo è: chiunque abiti N.Y. può essere ancora sano di mente, ma nessuno pretende che possa anche fare dei buoni film. E non parlo solo di Spike Lee.
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