24/01/11

Oggetti di studio

Il fatto che gli UFO siano oggetti volanti ha sempre suggerita una cosa più o meno scontata per l'osservatore terricolo: che vengano dal cielo. Anche se nessuno, vedendo atterrare un Boeing all'aeroporto, pensa che venga dallo spazio, è inevitabile tendere all'idea che questi oggetti non-identificati non appartengano in origine alla medesima biosfera planetaria; benché la stragrande maggioranza del pianeta stesso -composto perlopiù d'acqua, e quindi denominato Terra, per togliere ogni dubbio sulle capacità dei suoi abitanti dotati di parola- sia del tutto inesplorata, per non parlare della completa ignoranza umana sull'interno del pianeta, e della nostra grave limitazione percettiva in generale, è quasi escluso a priori che tali meraviglie celesti possano avere origine in fondo ai cieli, tantomeno laddove non sia la prodigiosa intelligenza dell'uomo a governare. L'accumularsi delle ipotesi nei miei processi mentali dedicati a questo argomento mi porta a considerare sempre più verosimile l'idea di una razza "aliena" che condivide con l'uomo questo stesso habitat; poiché questo luogo è un punto come un altro nello spazio teorico, di fatto non meno ignoto per gli abitanti di questa schiatta di quanto non lo siano Saturno e Nettuno. Forse c'è gente di altre razze che abita in città assieme a noi; forse completamente integrata, forse del tutto impercettibile; forse del tutto simile a noi, o del tutto differente, che sia invisibile o camuffata; che le genti al potere ne siano al corrente, amici o nemici che siano, e che si combattano guerre segrete tanto per il potere quanto per il Segreto... ogni teoria a questo proposito ne vale un'altra, perché non c'è un solo indizio di certezza; ma considerando soprattutto la gravità di questa ignoranza, che si può intuire anche solo scalfendo il muro di gomma, è facile concludere che l'uomo evita soprattutto di avvicinarsi all'unica conoscenza davvero necessaria -l'unico fondamento possibile per ogni forma di sapere- che è quella riguardante sé stesso. Forse è necessario riconoscere quanto NOI siamo alieni, prima di tutto, per poterci soltanto indirizzare verso qualsiasi ricerca di Altro; fino ad allora, il Vs. blogger continuerà a sentirsi un alieno consapevole, ma soltanto della sua alienità, in un mondo di alieni inconsapevoli di questo stesso fattore, e tutti ugualmente colpevoli di conservare inalterate le loro tradizionali paure e la loro antica ignoranza -in altri termini, quel mucchio infinito di parole che è la nostra falsa-cultura imperante, la Logosfera Cattolica. E' vero, "Occorre una vita intera per scoprire di essere morti", ma prima sarebbe buona cosa dedicare un pensiero a cosa può voler dire essere "morti", escludendo per un attimo la gravità schiacciante del pensiero materialista, della "realtà relativa" che costituisce spazio e tempo. Qui, e Ora.
Forse gli UFO vengono da un pianeta perlopiù inesplorato chiamato "Terra"; e forse gli "alieni" in fondo ai cieli siamo sempre e soltanto noi.

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