E' la Realtà: che solo la Conoscenza del Falso può rivelare allo sguardo.
Qui sotto, su questa via, poco fa, ho distolto per un attimo gli occhi dalla strada per osservare una macchia di colore dall'altra parte; per l'esattezza, era una donna di colore, molto alta, che indossava un giaccone di un vistoso color prugna e camminava spedita, falciando l'aria al suo passaggio; in un attimo era sparita alle mie spalle.
A pochi metri di distanza dietro di lei procedeva una anziana donnina pallida e bionda, ricurva, esile, arrancando a passo di tartaruga; portava un completino impermeabile di una tinta leggermente più chiara dell'altra, ma della stessa tonalità. Mi ha fatto pensare ad un vecchio telefilm di fantascienza; ma mi ha colpito soprattutto la combinazione dei loro costumi, assieme alla estrema differenza di aspetto e movimento, nell'arco di pochissimi secondi.
Personaggi di uno strano mondo buoni per una fiaba, o per uno stato allucinatorio.
Personaggi di uno strano mondo buoni per una fiaba, o per uno stato allucinatorio.
Non è una novità, per il Vs. Psiconauta di fiducia, l'esplorazione di questa dimensione del "vuoto materiale", tant'è vero che ho coniato questa definizione attorno al 1990 A.D.; la novità è la esplorazione alla luce del Sole degli artifizi di cui si compone la scena quotidiana; la consapevolezza del Falso, attraverso la radiosa Verità radiante dall'Astro, che chiamiamo Astrazione. I Giganti Cittadini, i Guardiani dell'antico mistero sono sempre al loro posto, quando li passo in rassegna sul mio percorso di devozione; mi basta uno sguardo. Il Signor Cedro, insegna: noi siamo "i vegetali". Gli "animali" tutti vivono grazie a noi, e l'animale che mangia degli "animali" vive grazie a noi, "vegetali". Tutti gli "animali", compreso quello che scrive, vivono grazie a noi; questo è il suo insegnamento, che non proviene dalla sua voce ma dalla sua presenza vivente, imprigionata tra le scatole di cemento piene di cittadini, come un fulmine cristallizzato.
Una cinciallegra guizza come una fiamma gialla e celeste tra i rami di un giardino.
Lo Spirito della terra che ci nutre, del Sole che la feconda, ci attraversa come il fumo della pianta che ci guarisce; ogni "intossicazione", rituale o meno, ci avvicina alla Verità dell'Essere oltre ogni cosa apparente, espande la nostra capacità ricettiva delle frequenze armoniche più sottili, degli "animali" e dei "vegetali"; la capacità di "sentire", l'unica che possa farci "capire" qualcosa di importante in fondo ai cieli, all'opposto delle parole, le innumerevoli variazioni tonali dal respiro delle Stelle a quello dei Mari, al vento, alla mia bocca e al mio naso...
E' sempre qualcosa che interessa immediatamente la logosfera sacra, quando il medium logico deve attingere alla scomoda fonte della poesia per esprimere ciò che resta incomprensibile; e non si parla di regni favolosi di un universo sconosciuto, ma degli alberi di una cittadina qualsiasi, in un qualunque luogo al mondo. E non di dei, eroi e preti, ma di un blogger che pubblica il suo post quotidiano.
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