04/02/10

Stelle, stalle, stille

Il più antico tra i titoli della lista surreale di Wiki è questo


dove il surrealismo è espresso da un'ottica deformante e dalla ricorrente visione della creatura del titolo, mentre i versi della presunta poesiola di un tale Desnos appaiono manoscritti in sovrimpressione;

Decisamente sperimentale e avanguardistico per l'epoca, non mi sembra interessare specificamente il surrealismo, al di là delle varie asteroidea inquadrate che sicuramente sono tra gli echinodermi più dichiaratamente surrealistici in quanto anello di congiunzione geometrico tra i corpi astrali luminosi e la struttura umanoide*.

Con l'opera di Ray si conclude il pomeriggio cineforum iniziato con

Fando y Lis di A. Jodorowsky (1968)
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dove compaiono già praticamente tutti gli elementi dei successivi El Topo e La montaña sagrada - il viaggio, il confronto, la mamma, il ribrezzo, le nudità...- sullo stesso scenario, il più squisitamente surreale reperibile in fondo ai cieli, il deserto in tutte le sue sfumature geofisiche qui riprodotte in un crudo bianconero.

Ricco di caldi simbolismi esordienti, e ancora distante dal cabalismo delle rappresentazioni alchemiche seguenti, il surrealismo di Jodorowsky è già prepotentemente fisico e orgogliosamente storpio, e in ogni caso non è proprio il tipo di surrealismo che tende alla pura astrazione, alla non-significazione che è in generale un elemento raro anche in questo flusso cinematico. Proprio per questo, presumo, alla prima del film l'autore si dovette defilare di fronte alle minacce del pubblico, che prese a sassate la sua auto in fuga.

*Apparentemente, si intende; o, anche, geometricamente

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