Grazie alle critiche su questo film ho appreso il significato di quirky, che deriva da quirk, e significa having or full of quirks, dove quirk sta per:
A peculiarity of behavior; an idiosyncrasy: "Every man had his own quirks and twists" (Harriet Beecher Stowe).
An unpredictable or unaccountable act or event; a vagary: a quirk of fate.
A sudden sharp turn or twist.
An equivocation; a quibble.
Architecture A lengthwise groove on a molding between the convex upper part and the soffit.
I due protagonisti, assolutamente nerd(s), sono anche definiti basket case(s):
Slang. One that is in a completely hopeless or useless condition: "He immediately becomes a psychological basket case, embittered to the point of craziness" (New York). "After World War I, when the Hapsburg empire was split up, little Austria seemed a basket case" (Paul A. Samuelson).
Qui Answer.com ci ricorda che con tale epiteto offensivo si può definire anche il protagonista di Johnny got his gun:
Offensive Slang. A person, especially a soldier, who has had all four limbs amputated.
Anche se il mio preferito è awkward:
adj.
Not graceful; ungainly.
Not dexterous; clumsy.
Clumsily or unskillfully performed: The opera was marred by an awkward aria.
Difficult to handle or manage: an awkward bundle to carry.
Difficult to effect; uncomfortable: an awkward pose.
Marked by or causing embarrassment or discomfort: an awkward remark; an awkward silence.
Requiring great tact, ingenuity, skill, and discretion: An awkward situation arose during the peace talks
Il film è al sapore di Kiwi:
Eagle Vs. Shark di T. Cohen (2007)
☻☻
e se anche fosse il peggior film della storia, basterebbe la bislacca pronuncia dei protagonisti a rendermelo uno tra i più simpatici; in part. la sequenza iniziale in cui una super-tapina quanto adorabile Loren Horsley
"Shark"
prova davanti allo specchio il dialogo immaginario con il goffissimo Jemaine Clement
o "Eagle", di cui è ovviamente innamorata
.
Malgrado la bravura dei due attori, e quella dei ns. doppiatori, dubito che si possa rendere in qualche modo questa irresistibile anomalia linguistica in una ver. Ita.
Un film estremamente povero, ma che a differenza dello scandaloso Y tu mama tambien (V.) non ha bisogno di insistere sulla spettacolarità paesaggistica (e tantomeno sulla bellezza fisica dei protagonisti -- per carità); la Nuova Zelanda sembra davvero Midland, e bastano gli scorci sfuggenti di questa verdissima periferia semi-deserta ad evocare gli scenari ideali di folletti, gnomi e fate.
Molte critiche definiscono questo film come una versione NZ di Napoleon Dynamite; che non ho (ancora) visto, ma poco importa. C'è qualcosa di abbastanza genuino, e autenticamente "outsider", che ogni evidente pecca cinematografica passa facilmente in secondo piano, anche per merito di questa sfigatissima coppia che è inclassificabile, in ogni senso.
L'aggettivo da critico professionale sarebbe "godibilissimo"; non credo che lo userò qui, ma mi sembra adeguato all'occasione. E la storiella in stop-motion del torsolo e della mela marcia, che vivendo tra un taglio del film e l'altro riescono infine a incontrarsi sulla spiaggia per godersi il tramonto
è un bonus molto apprezzato.
Riguardo l'ebreità incontrovertibile del caso, possiamo solo dire che la metà Te-Whanau-a-Apanui dell' Autore evidentemente basta a fare la differenza. Che per me è sempre uno dei fattori decisivi, oltre ogni possibile valore artistico di un film.
Sembra davvero midland? nel serial "Flight of the conchords", dove compare jemaine clement nelle vesti di pop-singer demenziale, nello studio del suo produttore è appeso il poster di propaganda della Nuova Zelanda con la scritta "just like in the lord of the rings" .. ma questo lo scoprirò un paio di settimane dopo
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