26/02/10

Pupilla mia, fatti capanna

Il film di questa sera:

Cloudy with a chance of meatballs di P. Lord e C. Miller (2009)
☻☻

non è certo roba da gourmet, ma è molto sostanzioso; infatti, malgrado la prevalenza di junk-food in technicolor e porcherie assortite che piovono dal cielo, tutto sommato l'insieme non è troppo stucchevole, o indigesto. E il fatto che precipitazioni sparse di cheeseburgers e hotdogs non comportino l'uccisione di una singola creatura -nemmeno virtuale- è determinante per i miei gusti.

Tratto da un best-seller per bambini che, a giudicare dalle poche pagine reperite sul web, è assolutamente puerile nei versi e non troppo brillante nelle illustrazioni

( )

il film della Sony è un continuo fuoco d'artifizio alimentare digitale che riesce a satollare le pupille, raccontando una storia tristemente vera sulle responsabilità fondamentali dei genitori riguardo i loro eredi e non viceversa, tanto per cambiare; un fattore spesso trascurato tanto dalla letteratura (e a tale riguardo non so se l'opera originale tratti questo tema) quanto dal cinema. Malgrado la seria minaccia dell'indigestione visuale, facilitata dalla velocità psicotica con cui si susseguono le portate, e da una colonna sonora iper-calorica, CWACOM ci regala alcuni personaggi davvero irresistibili (e mi riferisco in particolare a questi 2:

e a questa scenetta soprattutto) e una serie di gag visive, citazioni cine-televisive non eccessive, e trovate scemografiche che vanno dal semplicemente gradevole ad un grado di comicità scientifica che rasenta il nerdismo.

Nondimeno, CWACOM è forse l'unico film in cui vedo letteralmente (o meglio, virtualmente) realizzato un mio sogno, e non parlo di una mera "speranza", ma di una vera e propria esperienza onirica:

la nevicata di gelato. Devo ammetterlo, è qualcosa che mi ha stretto un groppone in gola e mi ha fatto brillare gli occhi. Non so quanti dei disgraziati fast-feeded Americani tra gli spettatori abbiano sognato davvero piogge di polpette, grandinate di salsicce e rovesci di costine (cosa che non mi stupirebbe più di tanto) e abbiano quindi esperito un simile straordinario deja-vu grazie a questo film; io mi accontento di questo, e non è poco.

CWACOM è anche l'unico (credo) film che nei titoli di testa riconosca i meriti collettivi dell' esercito di gente necessaria a mettere in piedi una cosa simile:


Bravi gli interpreti, con una menzione speciale per il vecchio James Caan e un redivivo Mr. T:


Giudizio finale: burrrp!

L'inevitabile nota riguardo l'ingrediente kosher: se non altro, è un gran passo avanti rispetto alla solita manna...

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