A cinque anni dalla prima visione
Aliens of the deep di J. Cameron e S. Quale (2005)
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è ancora uno dei miei film preferiti; è una visione surrale, quella del famoso regista "sci-fi" letteralmente immerso nelle profondità sconosciute del Pianeta Blu, perennemente circondato dall'altissima tecnologia in stile astronavale che permette la sopravvivenza della troupe in condizioni proibitive, effettivamente più prossime a quelle della superficie di altri corpi astrali per temperatura e pressione. E non smette mai di stupire il fatto che a tremila metri di profondità, dove non esiste fotosintesi e la pressione è attorno alle 300 atmosfere, si trovi una delle zone più densamente popolate del mondo:
dove miliardi di piccoli crostacei trovano nutrimento e calore nei pressi di camini vulcanici che emettono flussi di gas venefici ad una temperatura di (qualcosa come) 700 gradi... Quel genere di nozioni che ti puoi forse aspettare in un film di James Cameron, ma il saperlo ambientato su "Terra" è più sconcertante di ogni possibile trovata da sceneggiatore hollywoodiano. E gli abitanti di questo mondo sconosciuto sono più straordinari di quelli inventati dalla fantasia umana:
Intanto nel mondo imperversa la Avatar-mania, che ha reso l'ultimo lavoro di Cameron il film più "ricco" nella storia del cinema; sono certo che è un bel film e che vale la pena d'esser visto, ma personalmente avrei preferito un sequel di questo, a qualsiasi viaggio nello spazio virtuale generato dal computer; questa è "roba vera", e vedendola possiamo renderci conto di quanto ancora ci sia ignoto questo pianeta composto per 2/3 d'acqua, che chiamiamo "Terra".
Un piccolo capolavoro, funestato dai commenti altamente scientifici del team ("Wow", "Amazing", "Awesome", etc.) e da un inserto di città sottomarina forse non del tutto gratuito, ma decisamente sottocosto rispetto agli standard dell'autore... Per un istante si può avere l'impressione che i Monty Phyton abbiano sabotato il film.
E certo, la propaganda NASA è piuttosto invadente; ma senza i loro soldi e i loro mezzi le nostre possibilità di vedere certe cose sarebbero state limitate a maschera e pinne.
E certo, la propaganda NASA è piuttosto invadente; ma senza i loro soldi e i loro mezzi le nostre possibilità di vedere certe cose sarebbero state limitate a maschera e pinne.
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