La mort en direct di B. Tavernier (1980)
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a partire dalla presenza del mio idolo di vecchia data Harry Dean Stanton, qui con il co-protagonista -assieme a Romy Schneider- Harvey Keitel; un film Francese ambientato in Scozia; non manca Max Von Sydow a completare il quadro globale. Non ricordavo quasi niente, oltre agli occhi-telecamere di Keitel e il tema suggerito dal titolo, del decesso imminente.
Sono rimasto abbastanza deluso, devo ammettere, perché il soggetto, il cast, e persino le ambientazioni mi sono sembrate ottime per la composizione di qualcosa che non è questo; un senso di sospensione interdimensionale che è (stato) forse ispirato all'autore dal romanzo, di cui non resta che qualche indizio nella messinscena; di un film molto Europeo, molto decente.
Molto "pulito". A volte sembra più fastidiosa la mediocrità dell'assoluta indecenza. Non è così, presumo, ma questa è l'impressione a caldo. Certamente non è tra quei film che posso dire indimenticabili.
ma forse in effetti sono rimasto deluso per la 2a volta, e questo giustifica l'amnesia...
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