L.A. Confidential di C. Hanson (1997)
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compreso Danny De Vito, che è talmente bravo a fare il pidocchio da riuscire fastidioso; Russell Crowe è un pezzo di legno (ma siccome è bello grosso riempie lo schermo), Kevin Spacey ha la solita faccia da porcello dopato, Kim Basinger è una delle cose più ignobili mai viste -e non è certo una novità. Per quanto mi riguarda, la userei per coprire gli spifferi sotto la porta di casa, ma solo tenendola all'esterno. Guy Pearce, che grazie ai post-it ricordiamo tutti in Memento, è un tizio qualunque, fa l'attore di mestiere ma potrebbe benissimo fare l'elettricista; l'unico che tirerei fuori dal mazzo è il padrone di Babe, il vecchio James Cromwell, che stranamente qui è un cattivissimo poliziotto-super-corrotto e assassino-a-sangue-freddo. Ironia della sorte.
Il film è un poliziottesco anni '50 di corruzione e omicidi a catena, mignotte, ricchioni ed eroina; ci si potrebbe immaginare, senza scendere negli infimi e pruriginosi dettagli, un'idea meno fresca e meno felice per il soggetto di un lungometraggio del 1997?
L.A. Confidential ha vinto -tra l'altro- 2 oscar (di cui uno alla melmosa Kim) ed è tra i film più votati di ogni tempo su IMDB.
E io ci sono cascato come un allocco.
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