12/03/10

Ole Planet Don

Nel 1984, le animazioni di Don Bluth nel videogame Space Ace erano qualcosa di fantascientifico; non tanto per le ambientazioni spaziali e la trama del gioco, ma per il fatto di poter manovrare un classico dell'animazione sul video, attraverso joystick e bottoni...


Oggi Space Ace per PC si trova su qualche sito abandonware, ma è già troppo antico per funzonare su questo PC... Purtroppo. Quando uscì questo

Titan A.E. di D. Bluth (2000)

il Maestro degli studi Disney aveva già più di 60 anni; David Lynch ha girato quello che per me è il suo capolavoro a 60 anni, ma Lynch non disegna i suoi film. Insisto sull'analogia perché con Titan A.E. Bluth sperimentò con l'animazione digitale come Lynch si è convertito al DV proprio con INLAND EMPIRE; a parte ciò, Lynch continua a non disegnare i suoi film, e il fatto che i suoi film siano sempre più astratti rispecchia la sua evoluzione artistica, e non quella artritica.
Il disegno, seppure animato, rispecchia l'età mentale dell'autore, e la sua vecchiezza può essere evidente se, come in questo caso, la conosciamo fin dalla nostra infanzia. Credo che Robin Hood sia il capolavoro di Bluth come animatore Disney: è un film del 1973.

Titan A.E. è un film vecchio; le animazioni CG sono già paleozoiche 10 anni dopo, e i personaggi sono qualcosa di precambriano. Non perché siano brutti, ovviamente; 40 anni di esperienza non possono produrre qualcosa di brutto, ma soltanto vecchio. Stanco.

Invece, nei personaggi non-umani (così come in Robin Hood) Bluth dà il meglio:

e la simpatia di queste sue creature basterebbe a far dimenticare tutto il resto perché al contrario i suoi mostri sono sempre modernissimi, impeccabili. Vivi:

Purtroppo i protagonisti del film sono umani, e queste creature eternamente giovani sono relegate a ruoli di secondo piano, adombrati dai decadenti terricoli.

a parte questo fotogramma, si intende.

Per quanto mi riguarda, non ho dubbi: se i protagonisti del film non fossero antropomorfi questo sarebbe un grande film. E poi c'è l'idea del ghiaccio, che mi ha agghiacciato:

questi colossali cristalli che nel finale partecipano della genesi del Pianeta Bob, mi suggeriscono qualcosa di grandezza metafisica, trascendentale. Indescrivibile. Sono la migliore trovata del film (titolo di lavorazione: Planet Ice) assieme, appunto, al nome del pianeta.

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