29/03/10

La mort d'un poète


Orphée di J. Cocteau (1950)
☻☻

bastano degli occhi disegnati sulle palpebre per trasfigurare una donna, e renderla in questo caso Morte che osserva il suo amato dormire (credo che sia lo stesso trucco usato nel finale di The guardian del 1990)

E il fatto che gli attori si muovano "al contrario" (come in certe scene di La Belle et la Bête) su questo pavimento


ci fa venire qualche dubbio sulla genuinità delle trovate sceniche di Twin Peaks; o stiamo parlando ancora una volta di archetipi? Ma certo, stiamo sempre parlando di archetipi.
I personaggi di questo film sono perlappunto modelli universali, come lo erano i protagonisti del mito Greco (probabilmente derivato da quello Sumero di Inanna e Dumuzi). E come la Bella e la Bestia.

In ogni caso, Orphée non è un capolavoro come il precedente, e in effetti gli preferisco anche Le sang d'un poète. La sequenza degna di nota è questa, con il protagonista che segue Heurtebise all'inferno.... in una proiezione su trasparente:

Potrei girare un film intero sul trasparente. E' l'Archetipo Assoluto.

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