03/03/10

Questo stoccafisso è degno di Geova

Cosa può ispirare all' utenza religioso/cinematografica un titolo come Cleric di prima classe del Tetragrammaton?
Ad interpretare questa sorta di super-anti-eroe cabalistico è un simpaticissimo Christian Bale


Equilibrium di K. Wimmer (2002)

che nei panni del prete/poliziotto/assassino atarassico è ancor più amabile del solito. Un' altra "distopia incerta", ambientata dopo la III guerra mondiale, dove la modificazione degli stati emozionali è bandita dalla vita pubblica -pena l'incenerimento sommario!- in favore della scomparsa di eventi catastrofici quali -appunto- le guerre; ma senza le guerre, come dice il saggio, non c'è nulla, e il fatto che i conflitti internazionali moderni siano prenotati dall'industria bellica e studiati a tavolino dai banchieri non cambia il fatto che la guerra in sé è parte dell'umanità e della sua evoluzione. Senza tener conto di problemi secondari come questo, o lo spirito di competizione alla base dell'impresa, l'indomabile modificazione patologica necessaria al mammifero solo per riprodursi, e simili quisquilie che vengono letteralmente snobbate dallo sceneggiatore, qui si immagina un mondo in cui l'umanità ha infine abbracciato l'ideale atarassico attraverso la dipendenza da una droga, ambiguamente intitolata "prozium". E sapendo che oggi -e da decenni- esistono siringhe a pressione, e vedendo iniettarsi nel collo la magica pozione attraverso una futuristica pistoletta munita di un solido ago in acciaio, comprendo lo spirito del film che via via si rivela a suon di arti spezzati ed esecuzioni di massa ad ogni pié sospinto, senza peraltro contare per un istante sul fattore emotivo -che in un simile contesto forse appariva troppo scontato all'autore-


a parte il classico intermezzo "cucciolo di pastore Belga da salvare"

e puntando tutto sul flusso adrenalinico di genere kung-fu à-laMatrix, che per i miei gusti era già eccessivo anche in Matrix;


e in questa gara di spistolettamenti accelerati ho dovuto trattenere le risate. Christian Bale, a parte la sua magistrale denutrizione in The Machinist (2004) si meriterebbe l'oscar alla carriera come attore più legnoso del XXI Secolo. Ma tutti gli altri sono addirittura invisibili. Esercizio di retorica facilona, apologo spettacolistico da tanti soldi spesi male, senza una singola trovata degna di nota. Noioso. Sostanzialmente, brutto. In ogni caso, il titolo di Cleric del Tetragrammaton si riferisce ai ranghi di poliziotti assassini in abito quasi-talare come il protagonista, e questo potrebbe essere l' indizio interessante di un soggetto; ma poi non c'è proprio nient'altro. Più o meno, pessimo.

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