25/03/10

C'era una volta in TV

Il penultimo episodio della serie vede il ritorno sul set del Villaggio di Leo McKern come #2


il quale ordina un "trattamento completo" (absolute degree, con un riferimento al "3° grado" degli interrogatori, ma anche alla laurea che non hanno riscontro nel tit.it.) per #6. Tutto l'episodio si svolge quindi nella "stanza embrione" (embryo room) dove per una settimana 2 fa rivivere al prigioniero "le sette età dell'uomo", a partire dal suo rimbambimento artificiale:


prodotto nottetempo attraverso il lampadario.
Nell'appartamento sotterraneo avviene lo scontro -soprattutto verbale- tra i due, dopo che 2 si è imposto come figura paterna, e ha inizio una pantomima esasperata in cui i dialoghi sono spesso composti di soli numeri; finalmente Angelo Muscat (divenuto guest star) muove un po' le mani

e all'occasione diventa bobby

Nel finale #2, che spera ancora di avere una risposta alla domanda "perché ti sei dimesso?" (ricordiamo ancora, resigned, che sta anche per rassegnato) ricorre all'arma finale: whisky di malto.

Ne basta un goccetto; poi 6 rinchiude un 2 ormai sulla soglia dell'esaurimento nervoso nella gabbia a lui destinata;


il n.2 muore (alert: spoiler).

E' l'episodio più sinceramente nonsense dell'intera serie, il più spudoratamente ludico (ricordiamo che to play sta per "recitare" come anche per "giocare") scritto e diretto da McGoohan, che si era ovviamente montato la testa ma non avrebbe mai tradita la causa del suo #6 e l'atmosfera pregna di turistica assurdità coatta del Villaggio; l'ebbrezza di potere catodico, e la fascinazione pseudo-onirica dell'architettura drammatica di cui è prigioniero danno vita ad uno stravagante spettacolo che ricorda un happening, e che -ricorda lo stesso in qualche documentario- portò davvero l'antagonista/spalla McKern sull'orlo della crisi di nervi.

All'arrivo del Supervisore (Peter Swanwick) nella scena finale, il quale gli chiede cosa desideri, 2 risponde laconicamente: "Il n. 1"; "L'accompagno", risponde quello.

Il set della "stanza embrione" viene abbandonato:


Questa prima visione apocalittica che introduce l'ultimo episodio rivela già tutto quello che può pretendere di sapere lo spettatore: che è prigioniero di una messinscena senza nulla di simile ad un significato, o una risposta, oltre quelli che ritiene valga la pena di cercare. O peggio, di trovare. Dunque il titolo originale di questo episodio (da noi "Le sette età dell'uomo") non solo mi ricorda che l'ho visto per la prima volta 30 anni fa (circa) ma che probabilmente da allora ho questa medesima impressione del mio stato in fondo ai cieli.

Be seeing you.

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